giovedì 16 maggio 2024

LUOGHI DEL CUORE. LIERNA

LIERNA

Il territorio del comune di Lierna è situato sulla riviera orientale del lago di Como. Confina con Varenna e Mandello del Lario e ha una superficie di solo 11 chilometri quadrati ed è costituito da antichi borghi, oggi frazioni.
Lierna è attraversata da un tratto del sentiero di Leonardo e dal sentiero del Viandante, che giunge fino a Colico. La spiaggia di "Riva bianca" sul lago di Como, è adiacente al castello di Lierna. Sul lato opposto si trova la "Riva nera", una spiaggia naturale, al contrario di sassi scuri, sulla quale si trovava un antico approdo di pescatori. Davanti e sulla spiaggia, che fu inizialmente usata dagli antichi romani, per trasportare l'olio, l'acqua e il vino di Lierna, sono state combattute numerose battaglie navali fin dai tempi di Barbarossa. Anche l'antico borgo di pescatori di Grumo risale all'epoca romana (Portus Saxa) e a lato vi si trova la spiaggia di Grumo. Le "Case colorate", gialle, rosa, azzurre, come tutte quelle di Lierna sia sul lungo lago che all'interno, hanno colori sgargianti e differenti tra loro, al fine di farle riconoscere da lontano dai pescatori.
La "piazzetta" IV Novembre di Lierna è stata progettata dallo scultore Giannino Castiglioni, che vi realizzò anche la fontana per l'acqua sorgiva di Lierna, la Valdonedo. A Lierna è presente il mulino di Genico, mulino con frantoio risalenti all'inizio del Settecento. Sono presenti negli itinerari storici di Lierna ulteriori mulini, e lavatoi, molto antichi sparsi sul territorio. Il vecchio imbarcadero di Lierna, in ferro battuto, un incrocio tra liberty e neoclassico, si affaccia sulla piazzetta di Lierna, ed è attraversato dal lungolago Castiglioni, dove attraccano i traghetti per l'isola Comacina.


Brillantemente archiviata la Festa della Mamma, il mese di maggio prosegue a ritmo serrato. Questo è il mese delle cerimonie, comunioni e cresime, che coinvolgono parecchie bambine e parecchi bambini e non c’è cerimonia senza torta, naturalmente. Il nostro laboratorio è così parecchio impegnato in torte chantilly, la classicissima torta alla panna che da sempre è la più richiesta, e crostate di frutta, cream tart con frolla classica o frolla al cacao e tante altre ancora.

E parlando di cerimonie il mio cuore mi ha portato a Lierna, delizioso paesino, uno delle tante perle del nostro lago; se quando ero giovane frequentavo prevalentemente Como e quel ramo del lago, con l’apertura di Pasticceria Su Misura, prima a Sirone spostata successivamente nel centro di Lecco, è naturale che io frequenti, anche nel tempo libero, questa città e quel ramo del lago di Como che volge a mezzodì, tanto per citare il nostro Alessandro Manzoni.
E a Lierna ci vado abbastanza frequentemente per lavoro ma anche per diletto.

Dovete sapere che, da poco aperta la mia Pasticceria Su Misura, ero entrata in contatto con una persona che si occupava di rappresentanze gastronomiche di elevata qualità. Prima di decidere che le confetture da vendere in negozio le avrei prodotte io, avevo acquistato una partita di confetture molto buone tra le quali mi aveva colpito quella di “mirabelle”, piccola prugna molto diffusa in Francia ma non in Italia.
Tra una parola e l’altra, tra un accordo commerciale e l’altro, questa persona mi portò per la prima volta a Lierna e specificatamente al Ristorante Sottovento: un sogno!

Il Sottovento si trova proprio sopra l’imbarcadero con una stupenda terrazza da cui si ammira la punta di Bellagio. Ricordo che vi arrivai per la prima volta in una luminosa sera d’estate, i cui colori mi sono rimasti impressi negli occhi e nell’animo. Si trattò davvero di un amore a prima vista! Oltre al fascino del paesaggio, trovai una cucina squisita, una accoglienza cortese, gentile e mai invadente e anche un nuovo amico, Ignazio, il proprietario. Da allora sono passati gli anni, Pasticceria Su Misura ha fatto tanta strada e fornisce al Sottovento torte per tutte le occasioni. Soprattutto questo luogo è diventato, per me e il mio bene amato, l’unico in cui festeggiamo i momenti importanti della nostra vita, compleanni più o meno tondi, anniversari e ricorrenze, il nostro posto del cuore dove amiamo coccolarci, anche senza nulla da festeggiare se non noi stessi. Ve lo consiglio.



giovedì 9 maggio 2024

LUOGHI DEL CUORE. BELLARIVA DI RIMINI

BELLARIVA DI RIMINI

Bellariva è una frazione del Comune di Rimini nella zona sud del litorale.
Zona balneare votata all'accoglienza con alberghi a conduzione famigliare. È poco distante sia dal casello Rimini sud dell'autostrada A14 che dall'aeroporto di Miramare. La stazione ferroviaria di Rimini è a circa 4 km. È inoltre collegata al centro storico con una linea di autobus con il “Metromare”, nuovo sistema di trasporto pubblico che unisce Rimini a Riccione: bus su gomma a basso impatto ambientale - presto completamente elettrici, che portano i passeggeri in 23 minuti da Rimini a Riccione (e viceversa); lungo il percorso si può salire e scendere in 15 stazioni intermedie, proprio come una metropolitana di superficie.
Durante la stagione estiva il comitato turistico promuove numerose feste, i "Cento giorni in festa", che includono le tradizionali sagre locali, allietate dalla musica di orchestre romagnole. L'ampia spiaggia di sabbia finissima è corredata da strutture sportive: presso gli stabilimenti balneari si possono trovare campi di bocce, da beach volley, tennis e pallacanestro, a disposizione degli ospiti, grandi e piccoli.
Insieme alle altre frazioni di Rimini Sud racconta un capitolo importante della storia della costa romagnola, rappresentata dalle Colonie Marine che ai primi del '900 furono erette in questa zona. Prima come case di cura idroterapiche per bambini direttamente sulla spiaggia (es. la Colonia Murri, intitolata al famoso patologo dell’università di Bologna Augusto Murri), poi, ai tempi del fascismo, vere e proprie cittadelle per il controllo e l’educazione delle nuove generazioni. Via via abbandonate sul finire del boom economico, oggi si sta tentando di recuperarle attraverso iniziative culturali e sportive, spettacoli e laboratori, promuovendone la rigenerazione urbana.


Come ogni anno, questa settimana prevede un solo argomento: la festa della mamma! Tra tutte le festività dell’anno, la festa della mamma è quella che più si avvicina in termini di impegno, fatica e soddisfazione al Natale. Il mio fil rouge 2024 mi ha mandato in caccia di un luogo che mi ricordasse molto la mia mamma. Pensando e ripensando ho rivisto le mie vacanze a Bellariva di Rimini: passavo due settimane nel mese di giugno con mamma, sorella e fratello alla pensione Fabbri, rigorosa conduzione familiare e cucina casalinga da leccarsi i baffi. Papà, con il quale facevamo le vacanze in agosto, restava a casa a lavorare. In effetti anche la mia mamma lavorava, gestiva la contabilità della piccola azienda di famiglia ma la sua posizione le permetteva di staccare in quel periodo per dedicarsi a noi. La mia mamma è sempre riuscita a gestire tutto, lavoro e famiglia.

Nel mese di giugno c’erano nugoli di bambini ovunque, con le loro mamme. Eravamo sul finire degli anni sessanta, la maggior parte delle donne non lavorava e si era nel pieno del boom economico. Per noi bambini quei giorni spensierati, dedicati solo al gioco erano una vera delizia. Ci muovevamo solo in gruppo: di giorno al mare e la sera a mangiare un gelato o a vedere una pellicola al cinema all’aperto.
Mantengo di queste vacanze un ricordo bellissimo e quasi magico: chiudo gli occhi e mi sembra di risentire, le voci, i suoni e anche i profumi di quel periodo lontano.
Ora che sono adulta però mi rendo conto che forse per la mia mamma non era poi un gran divertimento: lei non ha mai amato il mare, non sa nuotare, non ama prendere il sole e doveva occuparsi di noi marmocchi senza il conforto serale di suo marito.
Ripensando a quei tempi lontani mi viene una punta di nostalgia, penso con affetto alla mia mamma, ringraziandola per tutto l’amore che ci ha donato, per le cure e le attenzioni ed anche per aver saputo arginare e mitigare il piglio severo del mio papà. Se le vacanze di agosto erano quelle di famiglia, le vacanze di giugno solo con la mamma avevano il sapore dolce e inebriante della libertà.

Alla mia mamma e a tutte le mamme del mondo dedico questi miei pensieri settimanali, senza comunque tralasciare di sottolineare che la maternità dovrebbe essere sempre una scelta libera e consapevole.

Domenica prossima, 12 maggio, festeggeremo quindi tutte le mamme e come ogni anno il leit motiv sarà ancora il cuore, in tutte le sue declinazioni. Un cuore ricolmo di amore.



giovedì 2 maggio 2024

LUOGHI DEL CUORE. LAGO D'ISEO

LAGO D’ISEO

"Il lago d'Iseo o Sebino è un lago italiano dell'Italia settentrionale, di origine glaciale, situato in Lombardia. Dal 2018 la porzione settentrionale del lago (chiamata Alto Sebino) fa parte della riserva della biosfera UNESCO della "Valle Camonica - Alto Sebino".
Situato a 180 m di quota nelle Prealpi, posto in fondo alla Val Camonica, con una superficie di 65,3 km² e una profondità massima di 251 metri (5º per profondità in Italia), si incunea tra le province di Brescia e Bergamo e ospita la più grande isola lacustre naturale d'Italia nonché la più alta isola lacustre d'Europa che prende il nome di Monte Isola, cui fanno da satelliti a nord e a sud i due isolotti di Loreto e di San Paolo. Ha come principale immissario ed emissario il fiume Oglio e inoltre contiene più di 500 specie animali differenti."


Capita qualche volta, credo un po’ a tutti noi, di dimenticare quanto sia stupefacente il nostro territorio. Sono convinta che l’Italia sia il Paese più bello al mondo ma ciononostante scegliamo di frequente mete esotiche e lontane per le nostre vacanze pensando che ciò che è facilmente raggiungibile può essere visitato in qualunque momento.

Era il 2016 quando ho visitato il Lago d’Iseo per la prima volta nella vita. Fu in occasione dell’installazione di land art, The Floating Piers, degli artisti Christo e Jeanne-Claude. L'opera era costituita da una serie di pontili galleggianti installati sulla sponda bresciana del lago d'Iseo, che permettevano ai visitatori di camminare appena sopra la superficie dell'acqua del lago da Sulzano, sulla terraferma, sino alle isole di Monte Isola e San Paolo. Il progetto definitivo fu realizzato con pontili larghi 16 metri, digradanti ai lati, per una lunghezza complessiva di 3 chilometri. Il percorso proseguiva per 1,5 chilometri lungo le strade pedonali di Sulzano e Monte Isola. Dopo la mostra, tutti i componenti sono stati rimossi e riciclati. Con la mia attività i miei sabati e le mie domeniche sono lavorativi e quindi approfittammo del lunedì, giornata meno affollata, per fare questa sorprendente gita. E scoprimmo così le bellezze di un lago incantevole.

A distanza di qualche anno e avendo la fortuna, oggi, di potermi ritagliare qualche giorno libero in più lasciando alle mie brave pasticcere le incombenze lavorative, io e il mio bene amato siamo tornati sul lago d’Iseo visitando questa volta le località di Pisogne e Lovere: nuove prospettive e nuovo stupore.
È importante essere sempre curiosi, non fermarsi solo al già noto e aver voglia di scoprire i tanti angoli del nostro Paese, anche quelli più vicini a noi.

Dopo un mese di aprile decisamente piuttosto freddo e piovoso, spero che maggio ci regali un clima più dolce permettendo ai tanti turisti in arrivo a Lecco, turisti sia italiani che stranieri, di scoprire i nostri luoghi e anche di scoprire Pasticceria Su Misura. Ne ho già avuto prova in queste settimane: persone che entrano per la prima volta da noi, si fermano per un caffè o una merenda più sostanziosa e mi salutano pieni di complimenti.
A dir il vero dopo tanti anni di attività un po’ mi stupisce che ancora qualcuno mi chieda “ma avete appena aperto?” ma allo stesso tempo mi fa felice perché, oltre alla nostra ormai ben consolidata clientela, abbiamo ancora parecchio pubblico da raggiungere e da prendere per la gola. E abbiamo già diverse idee da mettere in pratica per i prossimi mesi, per conquistare tutti, i clienti abituali e i nuovi scopritori. Curiosi? Continuate a seguirci e passate a trovarci!




mercoledì 24 aprile 2024

LUOGHI DEL CUORE. TREMEZZINA

TREMEZZINA

Il legame fra Lenno, Mezzegra e Tremezzo affonda nei secoli medievali, quando la pieve di Lenno eleggeva un sindaco generale sopra le tre singole comunità. Il primo comune unico fu il risultato del decreto napoleonico del 14 luglio 1807, poi annullato nove anni dopo dagli austriaci.
Il comune di Tremezzina venne istituito nel 1928, in seguito alla fusione dei comuni di Lenno, Mezzegra e Tremezzo. Il 28 aprile 1945 Benito Mussolini e Claretta Petacci furono fucilati nel paese che allora era conosciuto come Mezzegra. Il comune di Tremezzina venne poi soppresso nel 1947 e al suo posto furono ricostituiti i comuni preesistenti.
Nel giugno del 2000 Lenno, Ossuccio, Tremezzo e, successivamente, anche Mezzegra insieme ai comuni di Colonno e Griante hanno costituito l'Unione dei Comuni della Tremezzina.
Il comune di Tremezzina è stato poi nuovamente istituito nel 2014 dalla fusione dei comuni di Lenno, Mezzegra, Ossuccio e Tremezzo. L'iter ha previsto nei quattro enti un referendum consultivo, svoltosi il 1º dicembre 2013, in cui il 63% dei votanti si è espresso favorevolmente al progetto d'istituzione.


Il Lago di Como costituisce una ricchezza infinita di paesi, angoli, scorci, vedute, luoghi incantati e io lo amo molto. In particolare sono stata lo scorso dicembre a Tremezzina per seguire lo splendido concerto natalizio di una giovane e molto talentuosa violoncellista, concerto tenutosi in una meravigliosa cappelletta alla luce tenue del calar del giorno.
Inoltre il territorio di Tremezzina conta innumerevoli ville di rilevanza storica e architettonica. Tra queste, non si può non nominare Villa Carlotta costruzione del XVIII secolo, divenuta proprietà di Gian Battista Sommariva che vi raccolse importanti opere di Antonio Canova e di Luigi Acquisti. A Lenno invece si trova Villa Balbianello, patrimonio FAI e scenario per lussuosissimi ricevimenti nuziali.
Non è però mia intenzione parlarvi oggi di matrimoni e cerimonie, cosa che farò nelle prossime settimane.

Ho scelto Tremezzina come luogo del cuore principalmente perché questi luoghi sono noti alla storia, oltre che per la loro bellezza, in quanto teatro del tentativo di fuga del duce, fuga terminata con la sua morte (28 aprile 1945). E questo mi rimanda immediatamente all’importante giornata del 25 aprile: Festa della Liberazione.
Il 25 aprile è una data fondamentale per noi Italiani, segna la sconfitta del fascismo e il ritorno alla libertà.
Il 25 aprile è il giorno che getta le basi della nostra Carta Costituente che sempre va difesa.

Quest’anno si festeggiano i 79 anni di questa ricorrenza: sono tanti ma non così tanti per dimenticare quanto è successo, anni che non ci devono impedire di continuare a ricordare e ad omaggiare sempre tutti coloro che hanno sacrificato la vita per la nostra libertà. Libertà di ieri, di oggi e mi auguro anche di domani.
Non tralasciate di festeggiare.

Pasticceria Su Misura sarà aperta dalle 8.30 alle 12.00, con me e con Ilaria.



giovedì 18 aprile 2024

LUOGHI DEL CUORE. NAPOLI

NAPOLI

Napoli, città d'arte, si apre a forma di anfiteatro sul mare ed è delimitata dal Vesuvio, dai Monti della costa e dalle isole di Capri, di Ischia e di Procida e dal Capo Miseno.
Posta al centro del Mediterraneo, capoluogo della Regione Campania e "Capitale" del Mezzogiorno d'Italia, è famosa per il suo folclore e le millenarie tradizioni. Il suo centro storico, considerato il più vasto d’Europa è stato dichiarato Patrimonio UNESCO nel 1995 e la città tra le sue vie nasconde antiche chiese, musei e teatri. Dal Lungomare Caracciolo a via San Gregorio Armeno passando per la famosa Piazza del Plebiscito, Napoli è una città che ha davvero molto da offrire e che sa davvero conquistare i suoi visitatori.
Il fatto che sia stata luogo di incontro tra vari popoli l'ha segnata profondamente, fin dall’antichità più lontana, facendo di Napoli una culla della cultura. Basta camminare per le sue strade, piene di tesori artistici e architettonici, per rendersene conto. È una città con una magia unica e inconfondibile.


Napoli è una città che, purtroppo, ho visitato una volta sola nella vita e oltretutto per motivi lavorativi. Erano i primi anni novanta e il mio ruolo all’interno di una filiale di banca estera (francese, ca va sans dire!) mi portava a partecipare a congressi annuali degli operatori del settore, congressi che si tenevano sempre in località meravigliose.
Della mia gita a Napoli ricordo in particolare l’enorme e abbacinante Piazza Plebiscito e la pizza più buona del mondo.
Il mio affetto per la città di Napoli è però anche strettamente legata a una mia piccola passione che non temo svelarvi: sono una grande fan di “Un posto al sole”, la più longeva e celebrata fiction televisiva, ambientata in uno stupendo palazzo di Posillipo. Ognuno ha le sue piccole oasi di pace e questa per me lo è: venti minuti di sollievo dalle fatiche e dai pensieri quotidiani, una breve immersione nella vita quotidiana dei personaggi che animano le storie del palazzo.

Parlando e tornando a parlare di quello che è il centro focale dei miei pensieri settimanali, avrete sicuramente intuito dove voglio andare a parare: il dolce simbolo di Napoli è certamente la Pastiera!
Nel nostro laboratorio prepariamo questo dolce ricco e profumato già da diversi anni, con una ricetta napoletana doc e l’aroma millefiori che faccio arrivare appositamente dalla città partenopea.
La Pastiera è un dolce tipicamente pasquale ma è talmente buona che da Pasticceria Su Misura la trovate tutto l’anno anche nella dimensione mono porzione.
Solo a pensarla mi viene l’acquolina in bocca!



giovedì 11 aprile 2024

LUOGHI DEL CUORE. BASILICA DI GALLIANO

BASILICA DI GALLIANO

Il complesso monumentale di Galliano sorge nell’omonima località della città di Cantù, in una zona di colline moreniche. Proprio per la sua posizione strategica, la collina di Galliano fu abitata fin dall’epoca pre-romana da popolazioni di origine gallo-celtica e alcune lapidi dedicate alle Matrone di epoca celtica testimoniano come Galliano si caratterizzò fin dalle origini come luogo di culto. Con l'evangelizzazione della Lombardia avviata dal vescovo Ambrogio nel IV secolo, il cristianesimo giunse anche a Galliano.
La comunità cristiana si organizzò ed edificò una prima chiesa ad aula unica. Il diffondersi capillare del cristianesimo fece aumentare l’importanza religiosa del nucleo di Galliano che divenne capo-pieve. Tra il VII e l’VIII secolo la chiesa venne quindi ampliata per rispondere alle esigenze di una comunità più numerosa. L’apertura del secondo millennio rappresentò per Galliano un momento straordinario. Ariberto da Intimiano, futuro vescovo di Milano, venne nominato custode della basilica e si fece promotore dell’opera di rinnovamento e decorazione dell’edificio. A opera completata, il 2 luglio 1007, Ariberto consacrò la basilica e la dedicò a S. Vincenzo. Con il XII secolo il borgo di Cantù conobbe un periodo di forte sviluppo a discapito del nucleo di Galliano più periferico, che venne progressivamente abbandonato. Iniziò così la fase del degrado che vide la basilica trasformata in magazzino, e, successivamente, in casa colonica fino all’acquisto da parte di privati e alla sconsacrazione del 1801. Un elemento particolare che però riuscì a preservare, almeno in parte, la basilica di Galliano come luogo di culto lungo i secoli più bui, fu la devozione popolare per l’immagine della Madonna del Latte affrescata nella cripta.
Per tutto il XIX secolo la basilica passò dalle mani di numerose famiglie nobili fino a diventare proprietà di Giuseppe Foppa Pedretti nel 1907. Agli inizi del ‘900 però, grazie ad un maggiore interesse per il patrimonio storico e artistico anche presso gli apparati statali, la basilica di Galliano venne inserita nell’elenco ufficiale dei monumenti nazionali e questo riconoscimento impediva qualsiasi manomissione della struttura. Probabilmente fu anche questo vincolo che nel maggio del 1909 convinse il proprietario a vendere l’edificio al comune di Cantù per la somma di 15.000 lire. Iniziò così il recupero della basilica ormai irriconoscibile e venne avviata una lunga fase di restauri e nel 1934 l’edificio fu riconsacrato dal cardinale Schuster tornando ad essere luogo di culto.

Orari di apertura:
Venerdì: 15.00-18.00
Sabato: 9.00-12.00 e 15.00-18.00
Domenica: 15.00-18.00
In caso di visita da parte di gruppi o comitive è necessario effettuare la propria prenotazione all'indirizzo email: cultura@comune.cantu.co.it.


Oggi vi porto a visitare un luogo davvero straordinario e vi invito a visitarlo anche di persona, a tal fine vi lascio gli orari d’ingresso.
La Basilica di Galliano fa parte della mia infanzia e adolescenza quando con la mia famiglia abitavo in quel di Cantù, cittadina all’epoca famosa per i suoi mobilieri e i loro manufatti di elevatissimo pregio.
I miei genitori, entrambi milanesi, si sposarono nel 1960 e andarono a vivere a Cantù dove il mio babbo aveva installato una piccola impresa artigiana per la lavorazione dell’ottone.
Cantù, allora come oggi, non ha particolari bellezze: una piccola città in cima a una collina, circondata da tanto verde e con parecchie salite e discese, dettaglio non irrilevante per chi come me, piccola scout, usava la bicicletta per i propri spostamenti. La Basilica di Galliano è però indubbiamente un vero gioiello di grande attrattiva; è un luogo dove chiunque, credente o meno, rimane colpito dalla stupefacente semplicità della costruzione, dal quella sorta di vuoto e di essenziale che fa vibrare il cuore, dalla bellezza di quegli affreschi ormai solo accennati. Accedere a questo luogo ti mette in contatto diretto con la bellezza, quella pura, non ostentata, non appariscente e profondamente toccante.
Inoltre la Basilica era per me anche luogo di giochi: infatti è circondata da un’ampia area verde dove, con il mio gruppo scout, andavo a giocare il sabato pomeriggio se le nostre attività non ci portavano altrove lontano dalla nostra sede allora situata proprio di fronte alla Basilica.

Poi la vita mi ha fatto percorrere molte strade, lontane dai i miei luoghi d’infanzia. L’Università prima e il lavoro poi mi hanno portato a Milano mentre la vita sentimentale mi ha spinto a vivere in altre località distanti da quella cittadina dove sono cresciuta e dove ancora oggi vive la famiglia di origine.
Il caso però ha voluto che proprio a Cantù ricominciassi la mia vita lavorativa. Fu infatti una pasticceria di Cantù, a corto di personale, che accettò la mia candidatura a futura pasticcera: nulla sapevo fare ma avevo molta volontà.
È stato grazie a quell’esperienza che ho realizzato il mio sogno: Pasticceria Su Misura. Da allora di strada ne ho percorsa parecchia; oggi sono molto fiera della mia attività, felice di avere una socia super e due giovani pasticcere che mi fanno sperare che il mio sogno non svanirà dopo di me. E mai avrei pensato di dover, in qualche modo, ringraziare la città del mobile.



giovedì 28 marzo 2024

LUOGHI DEL CUORE. LAGO DI PUSIANO

LAGO DI PUSIANO

Il lago di Pusiano, detto anche di Casletto o Eupili, è un lago situato tra le province di Como e Lecco, in Brianza, Lombardia. In suo onore Giuseppe Parini pubblicò il suo primo libro di poesie, con lo pseudonimo di Ripano Eupilino. Il pittore Giovanni Segantini dipinse Il lago di Pusiano in un suo celebre quadro “Ave Maria a trasbordo” che è tra i primi che segnano l'evoluzione verso il divisionismo.
Nel lago è situata la piccola Isola dei Cipressi, di proprietà privata. Essa è un isolotto di forma ovale che si trova all'interno del lago di Pusiano. Deve il suo nome alla presenza di circa 130 cipressi, alcuni dei quali secolari. A partire dal medioevo, fino al XVII secolo, fu connessa alla storia del Lago di Pusiano e perciò divenne proprietà dell’arcivescovo di Milano, poi dei signori Carpani (feudatari locali) e infine divenne l’isola dei Viceré, dall’arciduca Ferdinando Carlo d’Asburgo Este Lorena a l’arciduca Ranieri d’Asburgo, passando per Eugenio di Beauharnais. Rimase proprietà della casa imperiale austriaca fino a circa il 1831. Essi alloggiavano in un palazzo storico in paese, noto come palazzo Beauharnais e utilizzavano l'isola per i propri passatempi. Fu ceduta nel 1874 ai fratelli Antonio ed Egidio Gavazzi, industriali di Valmadrera. Oggi l'isola, meta di visite guidate e usata per ospitare matrimoni o eventi, è particolarmente conosciuta per la presenza di particolari specie botaniche e animali esotici tra cui: i piccoli canguri wallaby, gru coronate, pavoni e cicogne.


Ho la grande fortuna di vivere in una casa che si affaccia sul Lago di Pusiano, proprio in fronte all’omonimo paese, da ormai venticinque anni. L’acquisto di questa casa seguii percorsi inaspettati e capitò per caso in un momento in cui non stavo assolutamente cercando casa.
A quell’epoca mi trovavo nella mia prima vita lavorativa e ogni giorno andavo a Milano in treno utilizzando le Ferrovie Nord. Classica vita da pendolari: stesso orario ogni giorno, stessa carrozza, stessi posti e stessi compagni di viaggio. Si leggeva, si sonnecchiava ma anche si chiacchierava molto e alla fine si diventava amici. Capitava di organizzare qualche cena ora a casa di uno ora dell’altro. Un bel giorno uno dei miei compagni di viaggio mi disse che aveva visto la casa adatta a me che quella dove vivevo era troppo piccola; in effetti il mio appartamento era davvero minuscolo e senza spazi di sfogo per il mio adorato micio Pablo da poco entrato nella mia vita da single. Accompagnata da un filo di scetticismo, una casa non costa come un vestito, decisi di seguire il consiglio ricevuto e visitai il cantiere e fu amore a prima vista!

Così, nel giro di pochissimo, acquistai l’appartamento dove tutt’ora vivo con il mio bene amato e la nostra famigliola pelosa. È stata una delle scelte più felici della mia vita.
Il mio micio Pablo ha vissuto qui tutta la sua vita, scorrazzando nel prato, correndo per i boschi, andando a caccia e così hanno fatto e fanno tutti i mici della nostra vita.
Adesso che sta arrivando la bella stagione è meraviglioso riposare sotto il portico, rimirando le montagne e il Lago di Pusiano. Ora che il mio bene amato non è più legato a orari lavorativi scendiamo al lago per una bella passeggiata che ci porta a Bosisio Parini.

Queste giornate di inteso lavoro pasquale consumano tutte le mie energie ma quando arrivo a casa mi rilasso e penso che questo è il luogo del cuore per eccellenza, dove amo stare, immersa nella natura.
Sapete che amo molto il mio lavoro ma gli anni passano e questo inizio d’anno caratterizzato dalla vicinanza tra una festività e l’altra è stato un vero e proprio tour de force! 
Manca ancora l’ultimo miglio però: domenica si festeggia la Pasqua e io sarò in Pasticceria (dalle 9.00 alle 12.00 o forse un poco meno) per i vostri ultimissimi acquisti, per fare gli auguri agli amici che passeranno a salutarmi e per bere un caffè con loro.
E poi una breve pausa rigenerante, qui sul mio lago.
Buona Pasqua a voi, amici cari.